Nina, la startup dei Nipoti in Affitto contro l'isolamento degli anziani
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Nina, la startup dei Nipoti in Affitto contro l’isolamento degli anziani

nipote giovane insegna anziana nonna tecnologia

SPID e computer non saranno più un problema per i senior. Con Nina, arrivano le nuove generazioni in soccorso con servizi di supporto digitale.

L’Italia di oggi sembra andare a due velocità. Da una parte, le trasformazioni digitali si rincorrono sempre più velocemente, offrendo opportunità sempre nuove di smaterializzazione e velocizzazione dei processi; dall’altra parte, a tutto ciò non corrisponde un rinnovamento generazionale, che anzi, si vede bloccato da un persistente invecchiamento della popolazione. Secondo i dati Istat, per ogni bambino sul suolo italiano si contano 5,4 anziani (al 2021), con l’indice di vecchiaia che cresce di anno in anno. Il Bel Paese si trova dunque da un lato ammodernato, ma dall’altro con la maggior parte dei cittadini non nativi digitali, i quali non sanno come interfacciarsi con la nuova burocrazia ipertecnologizzata, anche per semplici pratiche quotidiane, e rischiano di rimanere isolati.

Due giovani ragazzi hanno allora avuto un’idea: così come in ogni famiglia le nuove generazioni aiutano i più anziani alle prese con smartphone e computer, allo stesso modo – per chi magari non ha parenti più giovani – avere una squadra di “nipoti in affitto” a disposizione può essere la soluzione perfetta. E’ nata così la startup Nina.

Cos’è Nina e come funziona

nipote giovane insegna anziana nonna tecnologia
Leggi anche
Le zanzare non ci lasciano in pace, in Italia fino a natale: cosa sta succedendo?

Nata per essere un servizio di supporto digitale che metta in comunicazione generazioni diverse, Nina si configura come una piattaforma estremamente semplice da utilizzare. Chi può usarla sono i privati – semplici senior che riscontrano difficoltà nell’approcciarsi con la tecnologia – ma anche enti di assistenza domiciliare, cliniche private e aziende di vario tipo. Questi soggetti devono semplicemente lasciare i loro contatti e sarà il team della startup a creare il perfetto abbinamento tra l’anziano e il suo giovane insegnante.

Con un raggio d’azione che copre ben nove città italiane, ossia Torino, Milano, Monza, Bergamo, Bologna, Genova, Napoli, Bari e Palermo, l’azienda di aiuto digitale permette a questo punto di prenotare un appuntamento con il proprio “Nipote”, scegliendo data, luogo (anche online), orario e durata (da un’ora in su). Il supporto fornito riguarda i più disparati ambiti: da problemi burocratici da risolvere, come creare il proprio SPID o parlare con operatori telefonici, passando per i delicati servizi sanitari online, da cui oggi si prenotano visite, si scaricano referti o si contattano operatori sanitari, fino a semplici insegnamenti di educazione digitale, ad esempio su come utilizzare al meglio il proprio smartphone o tablet.

E, passaggio fondamentale per i creatori della piattaforma, ogni senior può lasciare il suo feedback sul servizio ricevuto al termine dell’utilizzo di Nina, il che permette di continuare a perfezionare la proposta.

I Nipoti in Affitto: i fondatori della startup e i giovani aiutanti

Dietro a questa bella realtà italiana, ci sono due volti giovani, ma già con molta esperienza alle spalle. Si tratta di Roberto Salamina e Valentina De Caro. Il primo è originario di Bari, ha una laurea in Ingegneria biomedica, un master in Ingegneria clinica e vanta un’esperienza di studio in Francia: nel 2021, ha deciso di mettere insieme le sue competenze sulla Silver Economy, cioè sul settore della terza età, e quelle sulle startup, dando vita alla piattaforma dei Nipoti in Affitto. Lo ha fatto insieme a Valentina, napoletana laureata in Scienze della Comunicazione e con un master in Comunicazione digitale, che ha portato al progetto tutta la sua conoscenza del digital marketing.

Il loro obiettivo con Nina è da sempre molto chiaro: mettere in contatto generazioni diverse e farlo attraverso pratiche virtuose di aiuto e di supporto, che diminuiscano l’isolamento dei più anziani, e li aiutino nell’accrescere “il loro senso d’indipendenza e di empowerment“. Per fare questo, hanno costruito intorno a loro un team di giovani ragazzi appassionati di nuove tecnologie ed entusiasti di poter aiutare le altre persone, che lavorano in modo molto agile, a seconda delle loro possibilità ed impegni. Candidarsi è molto semplice: basta andare sul sito, compilare l’application e superare un test di selezione iniziale.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 13 Novembre 2023 15:45

Le zanzare non ci lasciano in pace, in Italia fino a natale: cosa sta succedendo?

nl pixel